L’Associazione

L’Associazione

Il sangue è un TESSUTO speciale composto da una miscela fluida, il plasma, e da componenti cellulari (globuli rossi, piastrine, leucociti). Questo tessuto, opportunamente raccolto e preparato unicamente all’interno di un Servizio di medicina Trasfusionale, viene utilizzato come un farmaco: un farmaco che può essere ricavato solo dalle donazioni di sangue.

Lo statuto

Il Servizio di medicina Trasfusionale è quel reparto ospedaliero che, pur non avendo al suo interno pazienti degenti, ha la responsabilità di garantire a tutti i pazienti dell’ospedale e delle Case di Cura convenzionate la terapia trasfusionale, programmata o in urgenza, di cui questi hanno bisogno, fornendo quindi gli emocomponenti del sangue secondo le necessità di tutti i reparti. Per poter soddisfare le necessità dei pazienti di ogni struttura ospedaliera, pubblica o privata, ogni Servizio Trasfusionale deve poter contare su un flusso giornaliero di donazioni adeguato alla media delle richieste.

La carenza di emocomponenti non soltanto mette in difficoltà tutti gli operatori sanitari, dai medici dei Servizi Trasfusionali ai medici dei Reparti che hanno in cura i pazienti da trasfondere, perché compromette la tempestività e l’efficacia delle stesse terapie, ma contribuisce anche ad aggravare le condizioni dei malati stessi, poiché l’attesa per la disponibilità o meno di sangue genera inconsciamente una condizione di angoscia negativa per le condizioni del malato. Non dimentichiamo poi i casi in cui la vita di un paziente è legata alla tempestività di intervento e quindi la disponibilità immediata di sangue per le trasfusioni diventa condizione necessaria per la sopravvivenza del paziente stesso.

La nostra Regione vive ormai una condizione di grave carenza di sangue, i donatori scarseggiano ed è necessario attivare nuove campagne di sensibilizzazione per avvicinare più persone possibili alla cultura del dono del sangue.

Non solo, la spesa che la Regione Lazio deve affrontare annualmente per approvvigionarsi da altre Regioni degli emocomponenti che non sono stati donati presso le strutture di raccolta regionali impoverisce ulteriormente un bilancio giа critico, sottraendo risorse economiche che dovrebbero essere destinate a migliorare le condizioni delle strutture della sanità regionale, quelle che utilizziamo tutti noi.

In questo caso si tratta di una spesa milionaria che si potrebbe evitare se tutti coloro che possono donare il sangue collaborassero attivamente per fronteggiare questa grave carenza di sangue.

Raggiungere l’autosufficienza regionale della donazione del sangue attraverso il contributo insostituibile della popolazione del nostro territorio è dunque un obiettivo importante per tutti, ed è l’obiettivo che l’ADS Lazio si è posta.